Come si lavora da Starbucks

Come si lavora da Starbucks
By Vera • Lavoro • 6 mag 2014 • 28485 Visite

E’ da poco più di un mese che ho iniziato la mia avventura come partner di Starbucks. Ebbene sì, qui i dipendenti non li chiamano “employee” ma partners! E come partner hai la responsabilità di offrire il miglior caffè e il miglior servizio di customer care.
Una delle politiche della società infatti è accontentare il cliente, ad esempio rifacendo gratuitamente il drink qualora lo richiedesse per un qualsiasi motivo. Sorridere e fare conversazione con loro poi è praticamente un dovere, ma qui ho notato che danno moltissima importanza al customer care.

CONTRATTO
Il contratto è composto da una pagina con i dati essenziali: nome dipendente, numero del partner, paga oraria, ore settimanali, data di assunzione. Insieme al contratto si firma anche l’assicurazione in caso di morte in servizio.



PROBATIONARY PERIOD
All’assunzione seguono tre mesi di prova che vengono chiamati “probationary period” nel quale ti insegnano il lavoro, ti seguono e ti spronano a fare domande. I primi tre giorni sono riservati al training per un totale di 24 ore anche se per quanto mi riguarda ho fatto una settimana aggiuntiva di training in uno Starbucks diverso da dove lavoro, più tranquillo e più piccolo. Dopo circa una settimana mi hanno fatto fare un test scritto relativo alla sicurezza e alle varie normative in tema di salute, tenuta dei cibi, etc… In pratica si trattava di leggere dei manuali interni e rispondere poi alle domande. Cosa non proprio semplice per me dato il mio livello d’inglese! Una cosa che ho trovato molto interessante, degna di una società come Starbucks, è stato un giorno di training teorico presso i loro uffici. Ma di questo ne parlerò nell’articolo “Giorno di training Starbucks a Chiswick Business Park” per farvi vedere attraverso varie foto la mia esperienza all’interno del cuore di Starbucks!

UNIFORME
La società mette a disposizione due grembiuli verdi ma non l’uniforme. Quella la deve comprare il dipendente facendo attenzione che rispetti le loro regole: maglia nera o bianca rigorosamente con colletto, pantaloni o gonna nera, scarpe da ginnastica o ballerine. Non è consentito portare anelli (tranne la fede), orecchini, smalto alle unghie, profumo, i tatuaggi devono essere coperti e i capelli non devono coprire la faccia! Li ritengo un po’ rigidi soprattutto perché i miei orecchini sono piccoli e non vistosi e uno smalto trasparente non vedo quale problema possa causare. Ma le regole sono regole.

TURNI
Lavorare da Starbucks vuol dire fare turni. Li posso classificare in tre fasce che io definirei così: alba, giorno e tramonto. Premetto che ogni Starbucks ha orari diversi; il mio in particolare è aperto dalle 6 alle 20 dal lunedì al venerdì e dalle 7 alle 20 il sabato e la domenica.

ALBA
E’ un turno che non mi dispiace perché spesso significa finire verso le 10 o 11 di mattina e avere quindi l’intera giornata davanti. Anche se la caffetteria è aperta al pubblico dalle 6, i partners devono iniziare prima nella preparazione delle cose in vista dell’apertura. Il turno infatti inizia alle 5.30 e per me equivale a mettere la sveglia alle 4. Un po’ strano andare in giro a quell’ora ma in questa città mi sento molto sicura e per fortuna sia la zona dove abito che la zona in cui lavoro sono entrambe tranquille.

GIORNO
E’ il turno lungo, quello centrale e quello più rognoso dal mio punto di vista. Colazioni, pranzi e merendine: un set completo che non dà tregua un secondo tanta è la gente che deve essere servita.

TRAMONTO
Ovvero la chiusura con la fine del turno alle 21.30. Si inizia di solito il pomeriggio e dopo la chiusura della caffetteria si segue una precisa routine di pulizia locale, macchinari e la preparazione per il giorno successivo.

RETRIBUZIONE
Immaginavo che una società come Starbucks avesse una retribuzione adeguata, non tanto alla posizione ma al fatto di essere un loro dipendente, di una società così grande, importante e internazionale. Purtroppo non è così! La paga oraria è quella minima ovvero la “minimum wage”. Un collega mi ha detto che al termine dei tre mesi aumenta ma non so bene di quanto.

BENEFITS
Ed ecco la parte che preferisco: i benefits!! Una bevande gratis durante la pausa pranzo e il break (della durata di 10 minuti), cibi a metà prezzo, un prodotto gratuito a scelta a settimana (come il caffè o il tea) e il 30% di sconto se compri in altri Starbucks. Lo trovo molto utile poter usufruire gratis e a prezzi scontati dei loro prodotti; questo mi permette di provare varie bevande che altrimenti non berrei o mangiare panini o dolci che a prima vista non comprerei mai.

POSIZIONI
La posizione più bassa che si può ricoprire da Starbucks è quella di BARISTA. Sopra il barista c’è il SUPERVISOR che nel mio Starbucks sono tre e sopra il supervisor c’è il MANAGER del locale. Qua tutti fanno tutto tranne ovviamente le mansioni amministrative che sono di competenza dei Supervisors e del Manager.

COVER
Le cover non sono altro che le coperture dei turni di altre persone, si lavora quindi in altri Starbucks. Fin ora a me non è mai capitato ma ho conosciuto altre persone che sono venute a fare le cover nel mio Starbucks. Il motivo preciso non lo so ma posso immaginare che alla base della necessità di cover ci sia la mancanza di personale.



BANK HOLIDAY
Ebbene sì…da Starbucks si lavora sempre tranne il giorno di Natale. Le Bank Holiday per chi non lo sapesse sono otto giorni di festa nel Regno Unito e purtroppo anche in questo caso la paga rimane tale e quale a quella di un giorno lavorativo normale tranne per la Boxing Day (26 dicembre) e per il New Year’s Day (1 gennaio).

Dalla mia esperienza posso dirvi che non si sta mai fermi anche nel caso in cui non c’è gente da servire: il locale è provvisto di telecamere ed è “proibito” fare i pali in attesa che arrivi qualcuno. Ho capito che bisogna inventarsi il lavoro anche se non c’è come ad esempio pulire, pulire, pulire! Infatti non è raro che i superiori guardino le registrazioni dei turni per vedere come lavorano i dipendenti.

In conclusione è un lavoro abbastanza stancante soprattutto nel caso del turno lungo. Per me è solo un punto di partenza, ho altri obiettivi e credo che una città come Londra ti dà modo di crescere e di migliorare.

Altri articoli:

I miei primi passi a Londra
Il mondo di Starbucks
Come fare domanda di assunzione da Starbucks

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4 Responses

  1. avatar Fabio Randisi

    Ciao Vera
    Ho fatto oggi un colloquio da Starbucks in Belfast e mi è stato detto di ritornare per un test di un paio d’ ore. Ebbene mi sai dire se è un bene questa cosa o la fanno fare a tutti??
    Grazie infinite
    Fabio

    • Ciao Fabio,
      Se ti hanno richiamato senza dubbio é un buon segno.

      Il test a cui ti riferisci immagino sia il trial ovvero una prova in cui vedono come lavori.

      Dopo quella ovviamente ti faranno sapere se sei assunto oppure no.

      In bocca al lupo!!!

  2. avatar Matteo

    Ciao Vera. Sono a Londra da circa 1 settimana. Ho intenzione di andare a chiedere da Starbucks per lavorare con loro. Cosa devo fare? Andare con il cv cartaceo da loro? O fare l’application online?

  3. avatar salvatore

    Ciao Vera, volevo chiederti un informazione un pò particolare.
    Io volevo parlare con Sturbucks per proporre un’idea imprenditoriale. Ma non riesco a capire come posso fare e/o a chi posso rivolgermi. Qualche consiglio?

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