Analizzare il trasferimento secondo le proprie possibilità

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By ViviLondonCom • Trasferirsi a Londra • 26 apr 2014 • 3839 Visite

Cosa significa fare un’analisi?

Bhe innanzitutto significa valutare attentamente ogni aspetto del passo che abbiamo deciso di affrontare.



Dividerei l’argomento in vari punti chiave:

  • Al momento lavoro/non lavoro?
  • Cosa mi aspetto dal trasferimento?
  • Quanti soldi ho da investire?
  • Che lavoro svolgerò all’estero?
  • Parlo la lingua locale (es. inglese)?
  • Cosa mi aspetto dopo un anno a Londra?
  • Prevedo di tornare in Italia?
  • Parto da solo/a o con moglie/marito e/o figli?
  • Mi piace l’Inghilterra?
  • Ho fatto le dovute ricerche sugli inglesi e sullo stile di vita inglese?
  • Sono proprio sicuro/a? :D

Ecco… queste, secondo me, sono alcune domande cruciali che vi dovete porre assolutamente. Ed è solo parte dell’analisi che dovreste fare per non rischiare di andare allo sbaraglio.

Molti, pur di non farsi venire il mal di testa, decidono di partire alla cieca, riempiendosi la testa di aspettative e di “vedrai che ce la faccio”.

Secondo me invece la cosa dovrebbe essere presa con molta più serietà e coscienza. Vi spiego perché…

Io la vedo un po’ come se ognuno di noi fosse un’azienda. E bene voi, imprenditori di voi stessi, avete valutato che in Italia non vi conviene più stare. Non guadagnate abbastanza, non vedete un futuro roseo, non credete nella ripresa economica e nello Stato italiano. Ok, allora dovete fare proprio come se foste un’azienda, quindi valutare le azioni da intraprendere (es. trasferirsi/non trasferirsi) e valutarne tutti i rischi.

Per fare in modo che il vostro obiettivo di migliorare la qualità di vita si realizzi dovete necessariamente fare i conti, valutare, analizzare e decidere.

Al momento lavoro/non lavoro?

In entrambi i casi, il trasferimento all’estero potrebbe portare ad un miglioramento di questa condizione. Sia riuscendo finalmente a fare un lavoro che in Italia non siete riusciti a fare, sia facendo lo stesso lavoro ma guadagnando meglio o comunque lavorando in condizioni migliori.

A Londra per esempio ci sono tantissimi sbocchi lavorativi, e molti settori sono molto ben pagati rispetto all’Italia.

Se in Italia lavorate mi rendo conto che la decisione è ancora più dura. Lasciare il proprio lavoro per… l’ignoto?

Io l’ho fatto, ma solo dopo aver fatto un’attenta analisi di ciò che prevedevo mi aspettasse.

Cosa mi aspetto dal trasferimento?

Trasferendomi all’estero io mi aspettavo di migliorare la mia vita, a partire dal lavoro. Perché ho scelto Londra?

Proprio per motivi lavorativi… si è vero Londra è fantastica e spesso la si sceglie per le sue attrazioni, per la bellezza della città, per le tante cose da fare, ma nel mio caso oltre a tutto questo c’era un motivo lavorativo… il campo informatico!

Londra è famosa per il campo informatico ed è una delle città europee con più offerte di lavoro. Soprattutto le tante offerte sono quasi sempre molto prestigiose e molto ben pagate!

Quindi per me la chiave è stata quella, l’informatica!

Quanti soldi ho da investire?

Non potete evitare di chiedervi quanti soldi avete da investire soprattutto se scegliete Londra come città di trasferimento.

Qualsiasi trasferimento è molto oneroso, ci sono le spese del viaggio, l’alloggio per i primi tempi, i primi mesi senza stipendio, etc.. etc..

Ovviamente non c’è una regola, ognuno dovrebbe fare le dovute ricerche e sapere quanto dovrà spendere prima di potersi rifare con il lavoro.

Abbondate sempre i vostri calcoli, perché nella realtà c’è sempre qualche cosa che poi non va come dovrebbe.

Che lavoro svolgerò all’estero?

Questo è fondamentale. A meno che non siete così fortunati da poter vivere senza lavorare, questa è una questione che dovete affrontare da subito.

Molti partono con l’idea di fare i camerieri, i lavapiatti, etc.. pensando che è una strada facile per iniziare una vita a Londra. Tutt’altro!

Spesso per riuscire a trovare lavoro in questo ambito bisogna superare la tanta concorrenza che c’è ormai di stranieri che vengono a Londra.

Superare la concorrenza significa essere migliori, e nello specifico significa parlare meglio la lingua.

Parlo la lingua locale (es. inglese)?

Molti di voi diranno: certo io so l’inglese!

Bene, scoprirete a vostre spese che sapere l’inglese è tutt’altra cosa.

Sapere l’inglese qui significa capire e farsi capire. Vi assicuro tutt’altra cosa rispetto a quello che siamo abituati in Italia.

Capire gli inglesi è molto difficile, bisogna abituarsi non solo alla pronuncia ma anche ai vari accenti diversi di ognuno. Inoltre a Londra ci sono tantissimi stranieri e quindi sentirete 1000 versioni diverse di “inglese”.

Io sono fortunato perché in Italia ho frequentato una scuola esclusivamente inglese dall’asilo fino alla quinta elementare. Scuola in cui se parlavo in italiano venivo messo in punizione e saltavo la ricreazione :D

N.B. dall’asilo!!!

Quindi per i miei primi cinque anni di scuola potevo quasi considerarmi madrelingua inglese… poi purtroppo ho perso un po’, non praticando molto.

Fortunatamente ho continuato a coltivare l’inglese grazie all’informatica. Qualsiasi cosa studiassi, specialmente su internet, mi riferivo a siti/comunità inglesi. Purtroppo ho perso tanto nel parlato, ma sto recuperando!

Con tutto, io non ho mai pensato: so l’inglese!

Invece ho letto alcuni curriculum di italiani a Londra che scrivono di avere un livello di inglese fluente, e poi si incartano nel parlare e non capiscono una parola di quello che un vero inglese gli sta dicendo.

Cosa mi aspetto dopo un anno a Londra?

Avere un’obiettivo è molto importante perché vi aiuta nel percorso a prendere determinate strade e a fare delle scelte. L’obiettivo deve essere realistico e pensato in base alle proprie potenzialità. Non è importante raggiungerlo, ma il percorso che si fa per tentare di raggiungerlo, potete sempre aggiustare il tiro durante il vostro percorso.

Quindi come vi vedete dopo un anno a Londra? Sistemati? Realizzati? Fate il lavoro che speravate? oppure Senza un pound? Vivete in una bettola? Odio gli inglesi? Torno in Italia?

Io vi ho avvertito!

Prevedo di tornare in Italia?

C’è chi già da subito pensa: io vado, ci provo e se fallisco torno.

Male! Così avete già scritto il vostro futuro.

E’ ovvio che avere un paracadute d’emergenza è sempre utile, non dico di bruciare i ponti dietro di voi, ma quantomeno, se di trasferimento stiamo parlando, ponetevi l’obiettivo di rimanere con tutte le vostre forze! Oppure, come nel mio caso, magari di usare Londra come passaggio per arrivare altrove… chissà forse negli USA ;)

Insomma guardate avanti, non indietro!

Parto da solo/a o con moglie/marito e/o figli?

Siete da soli? Bene siete responsabili solo di voi stessi.

Siete con moglie/marito e/o figli? Male, siete responsabili di tutti, quindi dovrete metterci il doppio dell’impegno a valutare i rischi, mi raccomando… pensateci bene!

Quando ci sono figli di mezzo ovviamente è tutto più difficile e oneroso, fate bene i conti… state per cambiare la vita non solo a voi ma anche alla vostra famiglia.

Mi piace l’Inghilterra?

Ho voluto inserire questo punto perché spesso sento lamentarsi molti italiani a Londra… e gli inglesi sono freddi, e non ho amici inglesi, e in metro stanno tutti tristi a guardare i cellulari, e non ti rivolgono la parola, e a Londra piove sempre, e il cibo fa schifo, bla bla bla

Insomma una serie interminabile di cavolate!

Io ho amici inglesi, alcuni conosciuti dopo circa 1 mese dal mio arrivo, sono il batterista di una band che abbiamo formato io e un bassista inglese conosciuto tramite annunci. Siamo io, due inglesi e un brasiliano.

Anche la mia ragazza ha già delle amiche conosciute qua e la…

Ho avuto anche tante esperienze con passanti sconosciuti che sfatano completamente i miti di cui sopra… gli inglesi sono freddi? No, siete voi forse che non avete le abilità linguistiche necessarie per riuscire a comunicare. Oppure vi ponete male, come siete abituati in Italia… a pretendere!

Qui c’è poco da pretendere, pensate prima a dare e poi vedrete che l’Inghilterra vi restituirà il tutto con gli interessi.

Siete in Inghilterra, e qui per fortuna le cose non sono come in Italia, motivo in più per cui ho scelto di venire qui. Se ti impegni tanto, ottieni tanto!

A me piace l’Inghilterra e mi piacciono gli inglesi, e questo lo sapevo ancor prima di trasferirmi, quindi informatevi, venite qua, sperimentate.

Siate obiettivi.

Ho fatto le dovute ricerche sugli inglesi e sullo stile di vita inglese?

Come dicevo poco fa, sapete di cosa state parlando quando pensate all’Inghilterra? Sicuri?

E allora non voglio sentire le frasi di cui sopra: gli inglesi sono freddi, bla bla bla

Se vi piace il loro modo di essere allora venite, altrimenti state alla larga!

Poi tra l’altro a Londra di inglesi non ce ne sono poi così tanti, quindi non confondete l’inglese con l’indiano, pakistano, arabo, cinese, malese, polacco, rumeno, spagnolo, italiano etc.. etc..

Io con gli inglesi veri mi trovo bene, sono diversi da noi italiani ovviamente, ma con i loro pro e contro li preferisco agli italiani.



Sono proprio sicuro/a? :D

Bhe questo lo sapete solo voi… ma non prendetela alla leggera… studiate, informatevi, chiedete (alle persone giuste) e sappiate trarre gli spunti giusti dalle esperienze altrui, anche dalla mia.

Poi siete sicuri proprio a Londra? Senza pensare alle tante altre mete europee, in UK la scelta è tanta e spesso molte città sono più convenienti di Londra in termini di costi e di percentuale d’inglesi.

Se avete pianificato tutto e studiato a dovere, l’ultimo passo sarà sempre molto difficile, ma a quel punto vi dico: buttatevi!

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